L’elettrolisi percutanea è una tecnica che fa parte della fisioterapia invasiva. È molto risolutiva e aumenta notevolmente l’efficacia della terapia, soprattutto nel dolore cronico. È una tecnica praticata da un terapista specializzato in fisioterapia invasiva con la quale si vanno a trattare le parti molli quali tendini, muscoli, capsula, borse, borse sierose e legamenti.
L’Elettrolisi percutanea muscolo-scheletrica (EPM®) o elettrolisi percutanea intratissutale è una tecnica molto precisa grazie alla guida di un ecografo e consiste nell’applicazione di corrente galvanica attraverso un ago di agopuntura, che provoca un processo infiammatorio acuto controllato e locale che permette la fagocitosi dei tessuti danneggiati e la riparazione dei tessuti molli colpiti.




La tecnica EPM® è indicata per:
- Tendinopatie croniche (tendine rotuleo, tendine d’achille, pubalgia, epicondilite laterale/mediale, cuffia dei rotatori, sovraspinato …)
- Borsiti (retrocalcaneare, deltoidea, achillea …)
- Lesioni muscolari acute e croniche
- Sindromi da intrappolamento dei nervi periferici
- Impigement articolari
- Tenosinovite (Sindrome di de quervain, tibiale posteriore …)
- Periostite tibiale
- Fascite plantare
- Rottura acuta e cronica muscolare (fibrosi)
- Punti trigger miofasciale
- Distorsione del legamento: collaterale mediale del ginocchio e talo fibulare anteriore della caviglia
- Flexun del ginocchio (capsula articolare possteriore)
- Sindrome del tunnel carpale, sindrome tunnel tarsale
- Impingement della caviglia antero laterale e posteriore
- Cicatrici aderenti e dolenti
Di norma questa tecnica viene applicata una volta alla settimana e il trattamento dura dai 45 minuti ai 60 minuti .
Associato a questa tecnica è inoltre importate svolgere altre forme fisioterapiche come il rinforzo muscolare eccentrico e esercizi di controllo neuromuscolare reattivi.
I vantaggi della tecnica sono:
- È un trattamento preciso e locale e con l’ aiuto dell’ecografo viene applicato direttamente sul tessuto alterato e/o degenerato . Si è molto precisi grazie anche all’utilizzo del power doppler e l’elastografia.
- Quando è difficile riparare il tessuto connettivo di un tendine o muscolo, la tecnica EPM® da origine ad un nuovo processo di proliferazione delle fibre collagene .
- I cambiamenti nella struttura e il comportamento dei tessuti molli mecano-biologici sono immediate e in tempo reale.
- L’efficacia è elevata (circa 80%) rispetto alla fisioterapia convenzionale (ultrasuoni, laser, tecnica Cyriax, terapia diatermica, onde d’urto, ecc) o medico (infiltrazioni o interventi chirurgici).
- La frequenza di recidive è bassa
Nei casi più cronici l’elettrolisi può essere associata inoltre ad altre tecniche di fisioterqpia invasiva:
- Neuromodulazione
- Microcorrenti
- Bioregolazione
- Modulazione muscolare
- Correnti ad alto voltaggio
La tecnica è relativamente nuova (10 anni) e proviene dalla Spagna. Gli inventori e ideatori della tecnica sono José Manuel Sánchez Ibáñez, Francisco Minaya e Fermin Francisco Valera, fisioterapisti MVClinic. In 10 anni hanno formato piu di 3000 fisioterapisti spagnoli e hanno aumentato di molto le possibilità di guarigione per i pazienti soprattutto laddove le altre tecniche fisioterapiche hanno precedentemente fallito.
Recentemente in MVClinic tutti questi effetti già sono stati dimostrati in processi di natura degenerativa come tendinosi del tendine rotuleo (James F, Minaya F, 2009) , l’ epicondilite (epicondilalgias, “gomito del tennista”, ...) (Valera F, Minaya F Sanchez JM 2010, 2012, Minaya F, F Valera, 2013, 2014) , la pubalgia e fascite plantare ( Sánchez JM, James F, F Minaya, 2011).
Studi condotti in Spagna hanno mostrato che un tessuto danneggiato può essere potenzialmente trattato per mezzo della procedura EPM® piuttosto che tramite intervento chirurgico, il che implica che il tendine interessato o l’area interessata sono in grado di guarire senza la necessità di un intervento invasivo.
La tecnica EPM® rispetto alla tecanica EPTE® (corrente a basso voltaggio) utilizza correnti ad alto amperaggio con ottimi risultati per quanto riguarda la modifica e miglioramento della qualità del tessuto danneggiato.
La terapia è coperta parzialmente dall’assicurazione di base previo prescrizione medica.