L’elettrolisi percutanea è una tecnica che fa parte della fisioterapia invasiva. È molto risolutiva e aumenta notevolmente l’efficacia della terapia, soprattutto nel dolore cronico. Di norma i risultati della EPM si ottengono già dopo 1 o 2 trattamenti.
È una tecnica praticata da un terapista specializzato in fisioterapia invasiva, la formazione é a Madrid (Spagna) ed é all'interno di percorso di master Universitario (San Paolo - Madrid- 60 ECTS) dove si apprendono tutte le tecniche della fisioterapia invasiva, che hanno lo scopo di trattare le parti molli quali tendini, muscoli, capsula, borse, nervi, borse sierose e legamenti.
L’Elettrolisi percutanea muscolo-scheletrica (EPI®, EPM®) o elettrolisi percutanea intratissutale è una tecnica molto precisa grazie alla guida di un ecografo, e consiste nell’applicazione di corrente galvanica attraverso un ago di agopuntura, che provoca un processo infiammatorio acuto controllato e locale che permette la fagocitosi dei tessuti danneggiati e la riparazione dei tessuti molli colpiti.




La tecnica EPI®, EPM® è indicata per:
- Tendinopatie croniche (tendine rotuleo, tendine d’achille, pubalgia, epicondilite laterale/mediale, cuffia dei rotatori, sovraspinato …)
- Borsiti (retrocalcaneare, deltoidea, achillea …)
- Lesioni muscolari acute e croniche
- Sindromi da intrappolamento dei nervi periferici
- Impigement articolari
- Tenosinovite (Sindrome di de quervain, tibiale posteriore …)
- Periostite tibiale
- Fascite plantare
- Rottura acuta e cronica muscolare (fibrosi)
- Punti trigger miofasciale
- Distorsione del legamento: collaterale mediale del ginocchio e talo fibulare anteriore della caviglia
- Flexun del ginocchio (capsula articolare possteriore)
- Sindrome del tunnel carpale, sindrome tunnel tarsale
- Impingement della caviglia antero laterale e posteriore
- Cicatrici aderenti e dolenti
Di norma questa tecnica viene applicata una volta alla settimana e il trattamento dura dai 45 minuti ai 60 minuti .
Associato a questa tecnica è inoltre importate svolgere altre forme fisioterapiche come il rinforzo muscolare, esercizi di controllo neuromuscolare e la fisioterapia convenzionale classica (miofasciale, diatermia, ....).
I vantaggi della tecnica sono:
- È un trattamento preciso e locale e con l’ aiuto dell’ecografo viene applicato direttamente sul tessuto alterato e/o degenerato . Si è molto precisi grazie anche all’utilizzo del power doppler e l’elastografia.
- Quando è difficile riparare il tessuto connettivo di un tendine o muscolo, la tecnica EPM® da origine ad un nuovo processo di proliferazione delle fibre collagene .
- I cambiamenti nella struttura e il comportamento dei tessuti molli mecano-biologici sono immediate e in tempo reale.
- L’efficacia è elevata (circa 80%) rispetto alla fisioterapia convenzionale (ultrasuoni, laser, tecnica Cyriax, terapia diatermica, onde d’urto, ecc) o medico (infiltrazioni o interventi chirurgici).
- La frequenza di recidive è bassa
Nei casi più cronici l’elettrolisi può essere associata inoltre ad altre tecniche di fisioterqpia invasiva:
- Neuromodulazione (NMP_e)
- Microcorrenti
- Bioregolazione
- Modulazione muscolare (IMS)
- Correnti ad alto voltaggio (PES)
La tecnica è relativamente nuova (13 anni) e proviene dalla Spagna. Gli inventori e ideatori della tecnica sono José Manuel Sánchez Ibáñez, Francisco Minaya e Fermin Francisco Valera. Francisco Minaya e Fermin Francisco Valera hanno costituito MVClinic che in collaborazione con università San Paolo di Madrid hanno sviluppato i protocolli di trattamento di ogni singola struttura basandosi su studi clinici e in studi in laboratorio. In 10 anni hanno formato piu di 3000 fisioterapisti spagnoli e hanno aumentato di molto le possibilità di guarigione per i pazienti soprattutto laddove le altre tecniche fisioterapiche hanno precedentemente fallito.
Controidicazioni:
- Balanofobia
- Gravidanza
- Processi oncologici in corso
- Infezioni cutanee
- Febbre
Anche se é una tecnica relativamente nuova esistono già diversi studi che ne evidenziano l'effetto positivo:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34556763/
The interrater reliability of ultrasonography for Achilles tendon structure
Studi condotti in Spagna hanno mostrato che un tessuto danneggiato può essere potenzialmente trattato per mezzo della procedura EPM® piuttosto che tramite intervento chirurgico, il che implica che il tendine interessato o l’area interessata sono in grado di guarire senza la necessità di un intervento invasivo.
La tecnica EPM® rispetto alla tecanica EPTE® (corrente a basso voltaggio) utilizza correnti ad alto amperaggio con ottimi risultati per quanto riguarda la modifica e miglioramento della qualità del tessuto danneggiato.